IMPLANTOLOGIA
Sostituzione denti mancanti
Una dentatura completa
L’assenza di uno o più elementi dentari, siano essi caduti a causa di traumi o patologie o non formati per delle agenesie congenite, genera uno squilibrio all’interno del cavo orale, che causa disagi masticatori, fonetici, occlusali ed estetici.
Intervenire tempestivamente alla sostituzione dei denti mancanti, semplifica in maniera significativa la prognosi, l’esecuzione dell’intervento e permette una migliore conservazione dei tessuti ossei e mucosi perimplantari.
Tuttavia grazie alle più moderne tecnologie, presenti nel nostro studio, siamo in grado di riabilitare la maggior parte dei casi, anche quelli apparentemente più critici.
Infatti l’evoluzione del design, delle dimensioni e dei diametri degli impianti insieme alle tecniche di rigenerazione ossea permettono a tutti i pazienti di poter sostituire i denti mancanti con questi dispositivi, potendo così recuperare il deficit funzionale ed estetico.
L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI
Per posizionare uno o più impianti correttamente ed essere certi della loro osteointegrazione, che è alla base della longevità e della riuscita dell’intervento, è necessario un accurato studio radiologico delle ossa mascellari, studio che viene eseguito prima di ogni intervento con una tac cone-beam, cioè con fascio conico con ridotta emissione di radiazioni rispetto alle comuni tac.
Questo esame sarà eseguito all’interno del nostro studio.
L’esame radiografico permette di valutare la densità ossea sul file dicom e di simulare l’intervento procedendo con la tecnica computer-assistita. Per i casi più complessi, sfruttando le odierne tecnologie si producono delle dime, cioè delle mascherine personalizzate, che appoggiandosi su denti o gengive, guidano il chirurgo nel posizionamento dell’impianto, rendendo l’intervento ancora più breve e senza punti di sutura.
TEMPI RAPIDI MA IN BASE ALLE CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE
Una volta posizionati gli impianti, se sono presenti determinate condizioni, è possibile posizionare immediatamente degli elementi dentari provvisori risolvendo in un giorno solo la mancanza dei denti, oppure se le condizioni sono meno favorevoli gli impianti vengono sommersi al di sotto dei tessuti molli e dopo pochi mesi di attesa per l’integrazione dell’impianto si procede con la protesizzazione.
Gli interventi di implantologia, come per la chirurgia orale, si svolgono in anestesia locale o se necessario con sedazione e richiedono terapie farmacologiche preventive, controlli radiografici frequenti dopo l’intervento e attente procedure di igiene orale domiciliare.
IL NOSTRO TRATTAMENTO
Indolore – Anestesia locale/Sedazione
Raramente più di un’ora
Controllo dopo 7/10 gg dall’intervento
Controllo radiografico dopo un mese dall’intervento
Dopo un periodo 4-6 mesi si può attivare l’impianto ponendo al di sopra di esso l’elemento protesico
L’esame radiografico permette di valutare la densità ossea e di simulare l’intervento procedendo con la tecnica computer-guidata. Per i casi più complessi, le tecnologie di oggi guidano il chirurgo nel posizionamento dell’impianto, rendendo l’intervento ancora più breve e senza punti di sutura.
Una volta posizionati gli impianti, in determinate condizioni è possibile posizionare immediatamente degli elementi dentari provvisori, risolvendo in un giorno solo la mancanza dei denti. In condizioni meno favorevoli gli impianti vengono invece sommersi al di sotto dei tessuti molli e dopo pochi mesi di attesa per l’integrazione dell’impianto si procede con la protesizzazione.
Questo tipo di intervento si svolge in anestesia locale o, se necessario, con sedazione. Dopo l’intervento richiede terapie farmacologiche preventive, controlli radiografici frequenti e attente procedure di igiene orale domiciliare.
Togliamo qualche dubbio
La parola “rigetto” indica il rifiuto dell’organismo verso un corpo estraneo. Questo può verificarsi quando i materiali non sono biocompatibili. Gli impianti dentali sono realizzati in titanio un materiale del tutto biocompatibili al 100%. Più che di rigetto è opportuno parlare di fallimento dell’integrazione dell’impianto nell’osso del paziente, quest’evenienza può verificarsi raramente soprattutto quando l’osso perimplantare non è presente in quantità adeguata a garantire la stabilità primaria dell’impianto stesso. Quest’evenienza può essere evitata con una corretta analisi computer assistita delle radiografie in 3D analizzate prima dell’intervento.
La mancanza di osso è un problema frequente nei pazienti che hanno perso i denti da molto tempo. Quando questo è presente in scarsa quantità o del tutto assente o ancora non è di qualità idonea sono necessari interventi di chirurgia rigenerativa per permettere l’inserimento degli impianti. Infatti alla base del successo implantare c’è l’osteointegrazione che non può verificarsi senza la giusta quantità di osso. Gli interventi rigenerativi sono mirati al recupero di volume osseo con innesti di biomateriali compatibili che fungono da impalcatura per la produzione di osso o da riempitivi. In alcune condizioni è possibile inserire gli impianti e aggiungere del materiale da innesto nello stesso momento. Per valutare questa possibilità o scegliere il piano di cure più idoneo ad ogni paziente è necessaria una radiografia tridimensionale delle osse mascellari.